ARTE

Scoperta un’Adorazione di Procaccini

Il cardinale Gabriele Paleotti di Bologna, alla fine del sedicesimo secolo, consegnò ai posteri una mirabile definizione dell’opera d’arte sacra: secondo il porporato l’opera deve saper “dilectare” cioè essere piacevole; ma doveva anche “docere”, ovvero esser fonte d’insegnamento; doveva altresì “movere”, quindi anche essere una spinta per il fedele, un invito alla meditazione. Camillo Procaccini(nella foto il suo "Sogno di Costantino"), pittore emiliano, durante l’ultima decade del 1600 dipinse una tela dotata di una luminosità caravaggesca, che aveva come preciso obiettivo proprio quello di “dilectare”.

Il dipinto è stato ritrovato, offuscato dalla polvere, nella sacrestia grande della chiesa di Sant’Antonio Abate a Milano, e non si tratta, come all’inizio si era ipotizzato, di una Natività: la presenza di un coro di angeli, infatti, la qualifica come un’Adorazione del bambino.
Dopo un minuzioso restauro, patrocinato da Banca Mediolanum, l’opera è stata riproposta con un battesimo ai piedi dell’altare della chiesa di Sant’Antonio Abate. Presenti in pochi, tra cui Vittorio Sgarbi, assessore alla cultura del comune di Milano, ed Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum, oltre al critico d’arte Stefano Zuffi. Sgarbi ha sottolineato l’importanza delle correnti pittoriche lombarde: «Il dipinto del Procaccini fa parte di una prolifica produzione di pre-caravaggeschi, che ha visto protagonisti anche Tanzio da Varallo e Francesco Cairo. Procaccini è un precursore del Maestro, ma rispetto al Merisi nelle sue opere esprime meno realismo». Stefano Zuffi, invece, fa la storia del dipinto: «La tela si trovava inizialmente nella prima cappella a sinistra della chiesa; poi è passata a ornare la controfacciata, pur essendo stata concepita come pala d’altare. Quella di Procaccini era un’attività soprattutto diocesana. Ma è sotto la guida di san Carlo Borromeo, nei primi anni del Seicento, che il pittore comincia a produrre immagini sacre tipiche della controriforma, come questa». L’Adorazione del bambino sarà visibile al pubblico a partire dalla prossima primavera.

[paolo rosato]

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta questo articolo