Tre trimestri consecutivi in perdita e prospettive di ricavi piatti per il 2007. Sono le ragioni per cui Alcatel-Lucent, il maggior produttore al mondo di apparecchiature per le telecomunicazioni, ha annunciato un taglio di 4mila posti di lavoro. La notizia è stata diramata dai vertici dell'azienda, che eliminerà così il 5% della sua forza lavoro risparmiando 400 milioni di euro entro la fine del 2009. Per il gruppo si tratta del secondo taglio. Nel febbraio scorso, in seguito alla fusione tra Alcatel e Lucent, l’azienda aveva già previsto il licenziamento di 12.500 impiegati nel quadro di un piano di risparmio di 1,7 miliardi di euro in tre anni. Con la mossa del nuovo ridimensionamento il gruppo franco-americano arriverà dunque a risparmiare un totale di 2,1 miliardi di euro. Ma i recenti risultati finanziari negativi, con una perdita netta pari a 258 milioni nel terzo trimestre, hanno avuto anche un'altra conseguenza: il chief financial officer di Alcatel, Jean - Pascal Beaufret, ha rassegnato le sue dimissioni. Al suo posto è stato nominato Hubert de Pesquidoux, fino ad oggi capo delle attività d’impresa dell’azienda. "Sono decisioni difficili ma necessarie” - ha commentato l'amministratore delegato Patricia Russo. Intanto i sindacati francesi hanno annunciato uno sciopero negli stabilimenti transalpini.
Le conseguenze che questi cambiamenti avranno per l’Italia si conosceranno solo per la fine del 2007, ma i sindacati locali si incontreranno già venerdì prossimo per un coordinamento nazionale. La preoccupazione è alta, visto che nel nostro paese è ancora in corso un piano di ristrutturazione triennale concordato quest’anno con la società. Un’azienda che nella penisola ha i suoi principali punti di ricerca per la trasmissione ottica e radio e conta circa 2600 addetti.
[cecilia lulli]
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