MODA

Milano, si discute il futuro del "sistema moda"

«Parlare di Milano, ovunque nel mondo, comporta commenti e giudizi di stima per quanto riguarda il settore della moda». Con queste parole il sindaco di Milano Letizia Moratti si rivolge agli industriali e ai rappresentanti aziendali presenti al convegno “Gli scenari futuri della moda e del lusso”, tenutosi a Palazzo Mezzanotte. «Abbiamo qualità e stile - ha detto la Moratti -. Continuiamo a investire sulle nostre eccellenze». Ma qual è, nei fatti, questo scenario? Emerge, per il 2007, una diffusa flessione registrata dagli indici di attività manifatturiera, dovuta a uno scenario macroeconomico mondiale non favorevole ai tassi di crescita cui ci si era abituati negli ultimi anni.

Ciò nonostante, la ripresa del "sistema moda" italiano non perde slancio, e per il 2008 sono previsti comunque andamenti positivi. «La ragione del successo della nostra moda – commenta Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda italiana – è la sintesi di creatività, che ci portiamo dietro dalla cultura e dalla storia rinascimentale, e di tecnologia, basata sulla completezza delle filiere, sul meccano-tessile e sulla ricerca applicata». Fra le tendenze emergenti nel mercato nazionale e internazionale, il presidente di Pambianco strategie di impresa, Carlo Pambianco, segnala la crescita costante dei consumi (anche attraverso l’e-commerce), la segmentazione del mercato, le sempre maggiori esigenze dei consumatori, l’aumento di concorrenza e competitività, e l’importanza di fattori quali la distribuzione diretta, il marchio e la comunicazione. Gli imperativi, in tale scenario, sono due, secondo Pambianco: «Crescere, per assumere dimensioni maggiori e salire verso l’alto, perché è la soluzione più redditizia». Un monito per tutte le aziende che vorranno rappresentare e garantire l’eccellenza del settore moda italiano ancora a lungo.

[francesca salsano]

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