EUROPA

L’Europa tra i banchi di scuola

Proporre progetti per portare l’Europa nelle scuola lombarde come istituzione, ma soprattutto come unità multiculturale. È questo l’obiettivo del seminario “Per un’Europa delle Culture”, tenutosi presso la sede della Regione Lombardia in vista del 2008, anno europeo del dialogo interculturale. Al convegno, pensato per docenti e rappresentanti degli istituti scolastici, hanno partecipato rappresentanti della Commissione europea, della Regione e dirigenti scolastici. «La Regione Lombardia ha già una forte influenza commerciale a livello europeo, ma non ha ancora un peso culturale equivalente a quello economico – ha spiegato Giuseppe Colosio, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Brescia –. Questo tipo di iniziative vogliono essere un punto di partenza per diffondere l’identità italiana e lombarda».

Si è parlato di quanto sia spesso abusato il termine “multiculturalità”, ma di come continui a esserci molto scetticismo verso gli stranieri, soprattutto negli ultimi mesi: l’unico modo per creare un dialogo vero e costruttivo è partire dalla base comune di esseri umani, diffondendo questo concetto a tutti i livelli. «I bambini di oggi vengono continuamente a contatto con messaggi multiculturali forti – ha dichiarato Augusta Busico, ideatrice del progetto Più culture una civiltà: l’Europa. Arte come identità culturale-. Non è più necessario insegnare loro ad aprirsi verso questa realtà, dal momento che vi sono immersi. Piuttosto servono punti di riferimento come chiave di lettura». Diversi progetti per portare l’Europa nella scuola sono già stati sviluppati, tramite la realizzazione di opere artistiche a tema, workshop, incontri con eurodeputati e visite guidate al Parlamento europeo di Strasburgo. Queste iniziative hanno avuto un riscontro molto positivo da parte degli studenti che, se opportunamente spronati, sono in grado di realizzare lavori interessanti. Finora, però, solo pochi istituti hanno aderito a queste iniziative, che dovrebbero essere estese a tutto il territorio regionale.

[gaia passerini]

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