«Questa edizione è stata alquanto difficile da realizzare a causa dei radicali tagli di finanziamento, pari al 50 % del budget dello scorso anno – sottolinea Alessandra Speciale, una delle organizzatrici della manifestazione -, ma grazie all’impegno di tutti e al lavoro volontario siamo riusciti a proporre un festival di qualità, senza essere costretti a modificare la sua struttura originaria».
La rassegna prevede le ormai consuete sezioni “competitive”: Concorso lungometraggi e documentari finestre sul mondo, con un’accurata selezione delle ultime produzioni di fiction e di documentari lungometraggi realizzati da registi dell’Africa, Asia e America Latina; Concorso per il miglior film africano , con un’ampia e significativa scelta di lungometraggi in 35 mm e in video; Concorso cortometraggi africani , con i più recenti cortometraggi realizzati da autori provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora; Concorso documentari e non fiction africani, sezione che presenta brevi documentari e non fiction realizzati da registi africani. Mentre la sezione Fuori concorso presenta una selezione di film e documentari sui tre continenti realizzati da registi occidentali. Inoltre, in seguito al grande successo di pubblico e di stampa della scorsa edizione, la rassegna rinnova l’interesse per i media arabi con la sezione tematica: Al Jazeera, l’occhio arabo sul mondo.
Il Festival ha un ruolo fondamentale per la città, è un luogo di confronto e di dialogo su specifiche tematiche per cercare di superare la visione stereotipata che spesso abbiamo di realtà molto distanti dalla nostra. Negli ultimi decenni, il tessuto sociale milanese si è radicalmente modificato, divenendo un “melting pot” di razze, lingue e culture eterogenee. La manifestazione offre una settimana densa di appuntamenti: più di 80 fra film e video e 50 Paesi presenti. Non solo proiezioni cinematografiche, ma incontri, mostre fotografiche e dibattiti, in varie zone della città e con persone provenienti da diversi Paesi. Un’interessante opportunità, non solo per i cinefili. La sfida del futuro sarà proprio quella di riuscire a costruire una convivenza di dialogo e di interculturalità, dove la diversità sia una ricchezza, non un limite. Questo può rappresentare un primo passo.
19° Festival del cinema Africano, d’Asia e America Latina
Dal 23 al 29 marzo 2009
Biglietto singolo: 5 €
Tessera per tutte le proiezioni: 30 €
www.festivalcinemaafricano.it
[tatiana donno]
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