Mirella Poggialini, critica televisiva del quotidiano Avvenire, non è d’accordo con le parole di Baudo: «Il programma della De Filippi più che ansiogeno lo definirei “trash”: il suo pubblico è composto per il 90% da persone del Sud Italia, poco scolarizzate, che hanno bisogno di sceneggiate. A me sinceramente mette imbarazzo e di conseguenza mi provoca un rifiuto verso quella trasmissione: C’è posta per te diventa ansiogena quando presenta storie particolarmente toccanti e tristi che a me personalmente non piacciono». Secondo la critica televisiva, è ansiogeno parlare del caso Englaro o di ragazzi diversamente abili, ma non per questo un programma che tratta determinati argomenti andrebbe tolto dagli schermi: «Non si elimina la televisione, non si deve chiudere un programma – sostiene la Poggialini –, piuttosto bisogna educare a spegnere la tv o ad usare il telecomando per cambiare canale; meglio ancora sarebbe leggere un libro».
«L’intervento di Pippo Baudo è innanzitutto strumentale per creare attenzione al suo programma». Questo il pensiero di Giorgio Simonelli, docente di “Giornalismo radiofonico e televisivo” all’università Cattolica di Milano. «La televisione che vediamo con la De Filippi, con la D’Eusanio e in altri programmi come quelli della domenica pomeriggio o i vari Carramba – aggiunge Simonelli – non è una televisione ansiogena: io piuttosto la definirei triste. È una tv che, con forma e contenuti, tende a darci un quadro preoccupato della realtà: gli italiani in questo periodo già non se la passano bene, in più la televisione racconta loro una realtà che è ancora più triste della verità dei fatti». Ancora Simonelli: «Desidererei che certi programmi chiudessero per mancanza di pubblico e non per altri motivi: è un po’ come augurarsi che non piova, ma uno si prende l’ombrello, se piove».
Dopo il primo scontro diretto di sabato 15 novembre, il povero Pippo sembra però alquanto “attapirato”: la corazzata C’è posta per te ha travolto implacabilmente Serata d’onore ottenendo il 14% in più di share. I numeri sono impietosi: 5.947.000 telespettatori per la De Filippi contro i 3.335.000 che hanno scelto il programma di Rai Uno. Baudo, però, da buon siciliano, è un tipo ostinato. Dunque, appuntamento a sabato per il secondo round.
[cesare zanotto]
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