Il 2008 passerà alla storia del tennis per il record di slam totali mai vinti da un singolo tennista o al contrario per il consolidamento dei due ventenni sfidanti, che cercheranno di infrangere l’era federeriana? Al contempo il tennis italiano nel 2008 riuscirà a proporre finalmente un discendente degno di Pietrangeli o Panatta, che continuiamo a rimpiangere (a livello di gioco, non certo dirigenziale)? Il tennista Roger Federer quest’anno inseguirà i tre slam che gli mancano per raggiungere quota 15 e superare così il record di Pete Sampras (14), fissato appena cinque anni fa. Quanto agli italiani, al di là della nostra federazione che fa propaganda, magnificando l’ottima semifinale a Roma di Volandri (ancora in attesa di conferme su altri campi) e la seconda finale consecutiva della squadra femminile nella “Confederation cup”, non si vedono grandi segnali di miglioramento. Il nostro migliore tennista squalificato e le solite uscite ai primi turni dal primo slam appena iniziato non fanno sperare in grandi risultati. Ma l’ottima classifica di Trevisan (terzo) e Fabbiano (settimo) nel ranking degli under-18 possono permetterci qualche illusione sul futuro. Sempre che vengano gestiti in maniera adeguata.
Tuttavia, su quello che è lo sport individuale più praticato internazionalmente al mondo e tra i più seguiti in televisione (anche se non per tutti, quantomeno in Italia), aleggiano però alcune ombre: lo scandalo scommesse, apertosi dopo una partita giocata e persa dal n. 4 del mondo Davydenko sebbene fosse favorito, si è per ora arrestata con un triste primato per il nostro Paese: la squalifica dai campi di gioco per tre italiani (Di Mauro, Bracciali, Starace), i primi tennisti al mondo mai sospesi per questo motivo. Altra piaga onnipresente è il doping, che finora sembra limitarsi curiosamente a un argentino squalificato ogni due anni (in successione Chela, Canas, Puerta), ma che, riguardo a tennisti più importanti di cui da tempo si vocifera, non trova conferme nelle analisi di laboratorio. Serena Williams, detentrice dell’Australian Open e favorita anche quest’anno, in conferenza stampa rivendica una maggiore responsabilità nel mondo del tennis: «Nel nostro sport ci sono tanti controlli – afferma la tennista americana –. Abbiamo un buon sistema per garantire la correttezza e la pulizia del tennis».
In definitiva l’anno scorso ha riconfermato la superiorità nei tornei maggiori di Federer, che ha vinto ben tre dei quattro slam annuali per la terza volta, e il dominio sulla terra di Nadal che, anche se battuto dallo svizzero ad Amburgo dopo il record di 81 vittorie consecutive sulla sua superficie preferita, gli ha impedito ancora una volta di conquistare il Roland Garros. Il 2007 ha anche messo in luce le doti da combattente e da preciso finisseur del serbo Djokovic, capace di sconfiggere i due primi giocatori al mondo nel torneo di Montreal e di issarsi così al terzo posto nella graduatoria dell’Atp. Le doti fisiche e la forza mentale dimostrate (che lo rendono abile anche nelle gustose imitazioni ai danni dei colleghi), sembrano indicare che nel 2008 avremo dopo tanti anni un terzetto di giocatori sopra tutti gli altri e non più solo due. Da rivalutare l’argentino Nalbandian, che ha avuto un exploit alla fine del 2007, sbaragliando i più forti (forse grazie a una freschezza atletica dopo mesi in cui aveva giocato poco e male), i più forti e vincendo a Madrid e a Parigi-Bercy. Se finalmente dimostrerà di avere una tenuta mentale costante, potrà entrare tra i primi cinque già entrò metà 2008, anche se difficilmente riuscirà a vincere il suo primo slam. Vedremo se spunteranno nuovi giovani e se i promettenti Gasquet e Murray, entrati finalmente nei primi dieci, riusciranno a raggiungere un livello di gioco tale da impensierire Federer, Nadal e Djokovic.
Il 2008 sarà quindi un anno importante: Federer compierà 27 anni e ben presto quindi, soprattutto se lo svizzero battesse il record di Sampras e si sentisse appagato, il suo scettro potrebbe passare di mano. E poi: sarà il 2008 l’ultima occasione per Re Roger di effettuare il grande slam?
[luca salvi]
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