ECONOMIA

Il governatore Draghi: “Diminuiscano le tasse ma non aumenti il debito pubblico”

Il sistema finanziario italiano è relativamente poco esposto alla crisi dei mutui subprime. Più pesante risulta semmai nel nostro Paese l’effetto sui consumi delle famiglie e quindi sulla crescita, che è prevista in calo nei prossimi trimestri. Ad aumentare sarà invece il divario tra l'Italia e il resto d’Europa.
È con questa riflessione che il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha aperto il Forex (congresso degli operatori del credito e della finanza) che si è svolto a Bari il 19 gennaio.

Per evitare una crisi economica la riduzione delle imposte è una buona misura che può far sollevare la propensione al consumo, ma gli sgravi fiscali devono comunque essere accompagnati da una riduzione della spesa corrente per non far aumentare il già elevato debito pubblico. Del resto, ha aggiunto Mario Draghi, «solo la crescita dell’efficienza produttiva e dell’offerta di lavoro offre sostegno duraturo allo sviluppo».
Il governatore ha comunque sottolineato come «i dati dell’Istat per i primi 9 mesi del 2007 mostrano conti pubblici migliori che in passato».
A preoccupare rimane piuttosto l’inflazione, tenuta alta dalla crescita del prezzo del petrolio e degli alimentari. L’obiettivo primario della politica monetaria della Bce, a partire dalle azioni sui tassi d’interesse, rimane così la stabilità dei prezzi, di cui Mario Draghi sottolinea la crucialità anche in chiave occupazionale nell’area dell’euro.

[giuseppe agliastro]

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