MILANO

Milano in movimento

Inaugurata al Centro internazionale di fotografia “Forma”, la mostra Milano ritratto in movimento è un viaggio nella memoria, per trasportare il visitatore dalla Milano in bianco e nero della fine dell’Ottocento, alla metropoli di oggi. Le foto provengono da quattro sezioni. L’archivio Atm offre immagini originali e vintage, con protagonisti tramvieri e passanti. Dunque, mostra chi trasporta e chi è trasportato, mettendo a fuoco le cose ma, soprattutto, le persone. La cronaca della città è quella che prevale nelle foto dell’archivio della Fondazione Corriere della Sera: come restituire un volto ai milanesi facendo storia. Dolce e poetica, infine, è la Milano dell’archivio Contrasto che fa il paio con le immagini fornite da Aem, che rappresentano la sezione più corposa della mostra. Per un’idea di Milano come città delle luci, che vive, si muove, e lavora anche di notte, grazie all’elettricità.

«Ci tengo a sottolineare l’importanza di eventi come questo – dichiara Giuliano Zuccoli, presidente di Aem –. La mostra è basata su un archivio molto fornito. C’è voglia di mettersi al servizio dei cittadini e di guardare avanti, ma con i piedi nell’oggi». Le origini del trasporto pubblico milanese risalgono al 1840 con l’inaugurazione della linea ferroviaria Milano-Monza, quando iniziano a circolare i primi omnibus, vetture trainate da cavalli. Nel 1917 il Comune istituisce l’Azienda tranviaria municipale (Atm). Gli anni successivi sono caratterizzati da un continuo processo di ammodernamento delle vetture, rese sempre più confortevoli ed efficienti. Oggi le infrastrutture richiedono, invece, forti investimenti e una generale rivisitazione, all’interno di un sistema che, viceversa, rischia il collasso. Ma questa mostra, per tutto il percorso, si propone di farcelo dimenticare. «L’archivio fotografico del Corriere della Sera contiene un milione di scatti – sostiene Pier Gaetano Marchetti, presidente del gruppo editoriale Rcs –. La rivalutazione del patrimonio storico vuole essere un quid per guardare al futuro con ottimismo». E conclude: «La storia del movimento non è esaurita perché siamo convinti che il futuro di Milano è un futuro in movimento». Futurista con giudizio.

[rosario grasso]

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