CALCIO E VIOLENZA

Milano dà “Un calcio alla violenza”

I poliziotti nelle scuole elementari di Milano per raccontare la propria esperienza negli stadi. Il progetto “Un calcio alla violenza”, nato da un’idea del Forum della solidarietà della Lombardia, è stato presentato il 26 novembre a Palazzo Marino. Organizzata con il patrocinio di Comune di Milano, Regione Lombardia e Ministero delle politiche giovanili e attività sportive, l’iniziativa si ispira ai fatti di Catania e Arezzo. Il Meazza di San Siro ospiterà gli incontri, in modo da consentire agli scolari di visitare il museo Milan/Inter.

Il programma prevede giochi e gare tra le scuole, mentre l’evento finale sarà una partita di calcio: poliziotti contro giornalisti, capitanati da un giocatore dell’Inter e uno del Milan, si affronteranno il 28 maggio 2008 all’Arena civica di Milano. «Vogliamo diffondere tra i giovanissimi i sentimenti di amore per lo sport, di ripudio per la violenza, di solidarietà e fratellanza con le forze dell’ordine - ha spiegato Paolo Malena, segretario generale del Forum della solidarietà della Lombardia -. Le tifoserie si combattono come nemici sul campo di battaglia e il Viminale vieta la vendita dei biglietti d’ingresso, ma il problema non si racchiude nel perimetro degli impianti sportivi. La questione è culturale, per cui bisogna trovare sinergie con scuola, famiglia, società sportive e istituzioni locali». Più diretto l’assessore Piergianni Prosperini, assessore regionale ai Giovani: «Se parliamo di responsabilità, Inter e Milan possono acquisire la proprietà del Meazza e farsi carico pienamente della sicurezza, come avviene in Inghilterra». Bruno Pizzul, che ha vissuto lo stadio per un trentennio da cronista sportivo ha individuato altre responsabilità: «Oggi i giornalisti sportivi raccontano lo sport con un linguaggio sboccato e manifestano una litigiosità esasperata. Il problema è l’incapacità di rapportarsi con l’altro. Dobbiamo ritrovare la natura ludica del calcio».

[giovanni luca montanino]

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